Pubblico sul Pittulo la seguente lettera firmata.
“Buon pomeriggio, vorrei raccontare la storia del mio parto, avvenuto presso l’ospedale Annunziata di Cosenza nel 2019.
Mamma in salute arriva in ospedale a fine termine, con i dolori, gravidanza regolare, tutto nella norma.
Arrivo già dolorante la sera prima, ma vogliono mandarmi a casa perché è ancora presto per loro. Io mi rifiuto perché i dolori sono troppo forti, abito a diversi chilometri di distanza da Cosenza e ritornare il giorno dopo, nella medesima situazione, non me la sono sentita. Così insisto nel rimanere e resto in osservazione.
Alle ore 8.30 del mattino, rotture delle acque, ci siamo, si va in sala parto e qui inizia il mio incubo.
Alle ore 12.40 il bimbo nasce, doppio giro di cordone, parto, dico solo, traumatico. Il mio bimbo è stato rianimato e ricoverato in terapia intensiva.
Nonostante le difficoltà la gentilissima ostetrica e tutta l’equipe medica proseguono con il parto naturale.
Mi chiedo se i parti cesarei li addebitano a loro? Se vincono una medaglia se li evitano?
Ancora me lo chiedo e mentre la carissima ostetrica si gode la sua bellissima e meritatissima pensione, bhe, noi andiamo sbattuti da un ospedale all’altro per accertamenti, per problemi di salute …e sono quasi certa, tutti causati dalla nascita.Con questa lettera vorrei sensibilizzare i medici a non cercare sempre di fare i supereroi, so che avete carenze di personale, di letti e miliardi di problemi ma vi ricordo che avete tra le mani la vita di tante mamme e dei loro bambini.
(Lettera firmata)
Il PittuloBlog ❗️
di Eugenio Forciniti
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