Ciao 🗣️Pittulo, vorrei che tu pubblicassi questa storia.
Mi chiamo Maria Paternò e mio marito era un autista Simet da 17 anni.
Mercoledì scorso la società ha fatto pervenire a 40 suoi dipendenti altrettante lettere di licenziamento...tutti a casa... Arrivederci e grazie...
Niente scrupoli verso chi ha lavorato di notte, nei giorni di festa mentre tutto il resto della famiglia festeggiava a tavola da sola, sotto la pioggia o con la neve.
Nell'ultimo periodo li hanno fatti stare anche 15 giorni consecutivi a Milano, a Genova e a Padova, in 6 in un appartamento per 4 con qualcuno che dormiva nei corridoi.
Mio marito non si è mai lamentato, neanche quando per non consumarci quel magro stipendio ha mangiato pancarrè e lenticchie per 15 giorni.
Ha servito, così come i suoi colleghi, l'azienda e la sua clientela con passione e dedizione assoluta. Niente è servito...
La cosa più assurda di tutto questo è il silenzio che ci circonda: la Simet da poco ha girato uno spot per farsi pubblicità, per elogiare il comfort dei suoi viaggi ma sai cosa c'è scritto nei commenti sotto il post?
Complimenti agli autisti, cortesi, gentili e disponibili!!! Che paradosso caro Eugenio! 40 famiglie senza reddito, 40 lavoratori che negli anni hanno fatto grande la Simet umiliati e scacciati come mosche, lasciati soli da tutti in questo periodo già troppo sofferente.
Ti scrivo per dar loro voce, perché questo grave fatto è circondato dall'indifferenza generale anche dei nostri politici che ora più che mai si sporcano la bocca con le parole 'sud, lavoro, giovani' ecc ecc.
Tanti di noi dovranno trasferirsi al nord, e non è giusto questo perché qui abbiamo le case di cui ancora dobbiamo pagare i mutui, abbiamo genitori e amici che ci guardano già affranti, abbiamo il diritto di poter vivere nella nostra terra.
Grazie.
Il 🗣️PittuloBlog ❗
Di Eugenio Forciniti
(Lettera a firma e richiesta di pubblicazione al 🗣️Pittulo da parte di Maria Paternò che ne è l' autrice).
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