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Corigliano-Rossano: Il nostro incubo dopo aver scoperto di avere il Covid.

Buon pomeriggio, siamo due residenti della città di Corigliano-Rossano che dopo essere stati contagiati da covid, volevamo fosse pubblicata la nostra testimonianza:


Mio marito, coinvolto in maniera più seria dai sintomi della malattia, perche' già affetto da problemi precedenti, e' stato ricoverato all'Annunziata di Cosenza.


E fino a qui nulla di nuovo, se non fosse che il contagio gli e' stato diagnosticato 10 giorni fa dopo i primi sintomi con il tampone rapido.

Dopo la scoperta, siamo stati subito messi in quarantena e lasciati SOLI, abbandonati a noi stessi. Nessuno che si fosse fatto carico di sapere se avessimo di che mangiare o necessitassimo di cure o medicinali.


Se non fosse stato infatti, per i nostri figli, non so proprio che fine avremmo fatto.


Ma finisce qui?? Eh no, sarebbe già una cosa accettabile.


Mio marito, proprio nella serata di ieri si è aggravato e nonostante siano state fatte telefonate all'ospedale, le autoambulanze sono arrivate sotto casa dopo 4 ore e come se non bastasse, si sono anche RIFIUTATE di prelevarlo perchè ammalato con 40 di febbre.


All'ennesimo rifiuto sono stata costretta a chiamare i Carabinieri, che in meno di 4 minuti sono giunti sul posto, e lo hanno scortato con l'ambulanza fino a Cosenza.


E già qui cominciano a rispondere all'appello i primi santi:


Infatti, non si sa come o perchè, gli smarriscono il borsone con gli effetti personali e il telefono, l'unico mezzo che gli permetterebbe di tenere al corrente la famiglia del suo stato di salute.


Adesso io sono completamente abbandonata a me stessa e ripeto se non fosse per i miei figli che lasciano davanti alla porta alimenti e medicine, sarei anche potuta morire di fame.

Mi sento come se mi sia passato addosso un autotreno, stanotte ho avuto febbre a 38.


Mentre mio marito, invece in condizioni molto più gravi delle mie, è in ospedale con una polmonite bilaterale.


Ma davvero ogni volta che ci si ammala in Calabria bisogna farsi il segno della croce e affidarsi a quel Dio in cui si crede? Ma davvero l'unico modo per salvarsi e' cercare strutture sanitarie in altre ragioni del nord che, nonostante i problemi, pare funzionino un pelo meglio?


Non me lo chiedete se sono incazzata , ma questa situazione, piena di sofferenza, solitudine e amarezza non mi mette certo di buonumore.


Il PittuloBlog!



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