Nelle strutture sanitarie del Tirreno, da quando il punto nascita di Cetraro ha chiuso definitivamente, sono tre anni che non nasce più un bambino e, quindi, bisogna arrangiarsi col "fai da te".
Alle porte del 2023, quindi, i bambini in Calabria nascono ancora in casa.
Il fatto è accaduto nelle prima ore della mattina di ieri, quando L'ambulanza del 118 di Paola, è stata allertata per un codice rosso.
Sono le cinque del mattino, piove. Il mezzo di soccorso del 118 viaggia veloce ma non c'è altro tempo se non quello di soccorrere la donna in casa, e far sì che il suo bimbo nasca tra le mura domestiche e non in un ospedale.
La scelta dei sanitari (bravissimi e competenti dobbiamo dirlo questa volta), sembra essere motivata dalla cruda realtà di non riuscire ad arrivare in tempo presso il più vicino ospedale operativo: l'Annunziata di Cosenza.
Una storia fortunatamente a lieto fine ma che allo stesso modo, dovrebbe farci per l'ennesima volta riflettere sulle condizioni sanitarie di questo territorio.
È possibile che alle porte del 2023, in Calabria, non possa essere ancora assicurato il diritto di nascita all'interno di un ospedale?
Fortunatamente, questa volta grazie alla bravura del personale preposto è andata bene.
Il 🗣️PittuloBlog ❗
Di Eugenio Forciniti.
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