Pubblico questa lettera firmata:“Buongiorno, scrivo questa lettera qui semplicemente perché credo sia un metodo efficace per arrivare a più gente possibile.
Lunedì sera, mentre stavo facendo una passeggiata su Corso Mazzini insieme al mio fidanzato, ho assistito ad una scena molto triste. Di fronte al bar “Casa Mastroianni” spesso c’è una signora che legge, ricama, scrive o sta soltanto seduta. Chi cammina abitualmente in centro forse ha presente la donna a cui mi riferisco. Quando lunedì l’ho vista era circondata da un gruppo di quattro bambini (potevano avere 8/9 anni) che all’inizio pensavo stessero giocando con lei, ma nel momento in cui mi sono avvicinata ho capito che la stavano infastidendo, tant’è che la signora è stata costretta a nascondere il volto dietro una coperta per proteggersi da minacce e molestie.
Le parole che i bambini hanno utilizzato sono state pesantissime: “sta zingara”, “chi vu mora” e bestemmie di ogni genere che mi vergogno a scrivere. I ragazzini sono poi scappati e io ho avuto l’occasione di scambiare due parole con la donna, che comunque mi ha dato poca retta perché ancora spaventata.
Il mio appello lo rivolgo ai genitori e a chi vive Cosenza ogni giorno: serve rispetto.
Nelle ultime settimane ho letto decine di articoli in cui molti lamentano l’inciviltà dei giovani che su biciclette, monopattini elettrici o anche a piedi si prendono beffa di chiunque insistentemente e mi pare assurdo che non ci siano controlli sufficienti né da parte delle famiglie, forse ormai troppo impegnate in questioni più importanti dell’educazione dei figli, né da parte delle autorità, che dovrebbero presidiare la zona costantemente vista la tragicità dei fatti.” Serena Gabriele
il PittuloBlog
di Eugenio Forciniti
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