Vaccini si, vaccino no...Ma vaccino chi?
La bufera social che dalla giornata di ieri sta letteralmente invadendo il web, ci racconta di storie di priorità e "furbizia" Quella che ahimè in Calabria conosciamo bene e che nella lotta tra poveri si fa sempre più evidente.
Succede nell’Istituto tecnico Industriale di Cariati e nell’Istituto Tecnico Economico di Crosia-Mirto, dove in barba a tutte le regole, è stato somministrato il vaccino Pfizer a circa una cinquantina di studenti!
Nulla di estremamente grave, se non fosse che lo Pfizer però sia il vaccino "assegnato" alle categorie più fragili (gli ultra ottantenni e settantenni tanto per fare un esempio) che ancora, dalle nostre parti, di questo vaccino non ne hanno sentito neanche l'odore!
Non sono di certo mancate le spiegazioni della Dirigente, che in una intervista telefonica ha dichiarato «I vaccini erano arrivati, ma la piattaforma era bloccata, mi sono messa in contatto con l’Azienda sanitaria e abbiamo concordato la vaccinazione dei maturandi».
Ma lungi dalle spiegazioni che possono essere date, in tutta onestà questa non è sicuramente una bella storia, anzi, agli occhi di tutti sembra si tratti dell'ennesima furbata in terra di Calabria!
Ci sono anziani in liste di attesa lunghe chilometri, e ieri per loro, non si è visto il minimo rispetto.
Questa situazione, rappresenta effettivamente ciò che è diventata la Calabria negli ultimi anni, una regione povera, abitata da gente ancora più povera, oltre che economicamente però, questa volta ravvisiamo "povertà di sentimenti".
Quei vaccini, toccavano agli anziani scaraventati nelle liste di attesa da mesi e non ad altri, su questo non ci sono dubbi.
In tutto questo a pagarne le spese oltre ad anziani e soggetti fragili e a rischio, i cui diritti sono stati macinati, ci sono i ragazzi dei due istituti, sicuramente non "assistiti" al meglio da chi di dovere, in questa vicenda.
Il PittuloBlog!
di Eugenio Forciniti.
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