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Simona, la ragazza Calabrese sbranata da 12 cani. Ma i veri animali sono gli uomini.

Simona Cavallaro, la giovane ragazza sbranata da un branco di cani a Catanzaro nel piccolo comune di Satriano, è stata assalita alle spalle e alle gambe.

L'autopsia sul suo corpo sarebbe durata 5 ore.


Si era recata insieme ad un amico nell'area picnic di località Monte Fiorino, in previsione di una scampagnata con gli amici, i due stavano perlustrando la zona alla ricerca di un posto tranquillo dove passare una giornata in allegria, invece in quel posto "tranquillo" Simona ha trovato la morte.


Simona avrebbe tentato di fuggire e di difendersi perchè sotto le sue unghie, sono stati trovati peli di cane, per l'esattezza di razza "Maremmani e meticci".


L'episodio denota una forte radicazione di un problema ormai divenuto culturale, quello del randagismo al Sud ma non solo. "E' come alcune persone trattano gli animali", senza una custodia, senza microchip, lasciandoli liberi e incontrollati sul territorio.


Ad essere indagato per la tragica vicenda, è un pastore di 44 anni del luogo, che ovviamente senza alcuna cura per gli animali da gregge che avrebbe dovuto custodire (per legge) li ha lasciati liberi di "scorrazzare" per le campagne di Satriano, senza alcuna fora di sicurezza.


Usi e costumi ormai divenuti consuetudine che purtroppo non riscontriamo solo nel Comune di Satriano, ma possiamo dire in tutta la nostra regione, dove il fenomeno del randagismo e dei cani patronali non microchippati o sterilizzati, è più che vivo e presente.


La problematica, poi, non sembra essere tenuta in forte considerazione dai Comuni dei territori che ne sono interessati, si fa ciò che si può, indubbiamente, ma questo risulta essere ancora troppo poco.


La tematica del randagismo al sud è ormai diventata un problema di matrice culturale, fortemente radicato su tutto il territorio, dove occorrerebbe iniziare a informare e soprattutto multare i trasgressori che non adempiono alla normativa sul tema.


Perchè un'altra bruttissima storia, come quella di Simona potrebbe ricapitare e la colpa di certo non è da attribuire a poveri animali maltrattati o abbandonati, che nel tentativo di sopravvivere "fanno branco".


Il PittuloBlog

Di Eugenio Forciniti.









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