"Sono costretto ad andarmene via, a lasciare la mia famiglia, i miei affetti e tutto ciò che amo perchè da anni in Calabria non riesco a trovare una situazione lavorativa che mi permetta di avere un futuro, in questa terra dimenticata da Dio"
Inizia così la lettera inviata da M. giovane ragazzo Calabrese che mi ha chiesto di pubblicare sul Blog del Pittulo questa sua testimonianza, che raccoglie tutta la rabbia e la voglia di riscatto di un popolo intero, rappresentato dai giovani ragazzi Calabresi privati del proprio futuro.
"Sfruttato a 400 euro al mese, senza alcun diritto, senza alcuna tutela. Senza contratto, senza ferie. Costretto, alcuni giorni della settimana a lavorare anche il sabato tra lo sdegno e il nervosismo del mio datore di lavoro, perchè per lui tutto questo ovviamente non era mai abbastanza"
Col covid le cose poi non sono migliorate, sentivo di altri miei amici costretti a lavorare nonostante fossero in cassa integrazione. Costretti a dover dire anche grazie per quella situazione al limite del vergognoso.
Siamo costretti a chiedere l'elemosina a gente senza scrupoli, che non ha la benchè minima idea di cosa sia la cultura del lavoro.
Scappo da questa terra, perchè lavorare anche 9 ore al giorno per 400 euro mensili non è degno, non è giusto e non lo è soprattutto per chi si arricchisce sulle nostre spalle!
E non venitemi a dire di denunciare, sarei l'unica voce in un deserto fatto di ipocrisia e silenzio, rimarrei solo senza nessuno vicino e ancora una volta senza lavoro. Preferisco andare via da questo inferno che qualcuno riesce ancora a chiamare casa."
Quando qualcuno vi dirà che non c'è voglia di lavorare, voi rispondetegli che per 400 euro al mese, sicuramente non c'è voglia di fare gli schiavi.
Il PittuloBlog
di Eugenio Forciniti.
Comments