Il problema del randagismo, in Calabria, è una croce che ci portiamo dietro da anni.
Tra abbandoni in strada e sterilizzazioni inesistenti, questa è diventata una vera e propria piaga culturale e sociale che fa acqua da tutte le parti.
Succede ogni giorno gli occhi di tutti, nel silenzio assordante delle Istituzioni che invece, per legge, forse qualcosina in più "dovrebbero" fare.
Così tra il menefreghismo generale di tanti, e l'interesse di pochi che hanno sposato la causa, oggi si è fatta sentire la consigliera di maggioranza Dott.sa Liliana Zangaro, da sempre attiva sul territorio, ha scritto sul suo profilo social:
"Dal 18 marzo siamo ancora messi così (anzi peggio perché da un mese nemmeno le urgenze) e stiamo andando avanti tra mille difficoltà con disponibilità dei volontari e dei dipendenti esterni dell'Ufficio Ambiente che non sono affatto tenuti a "prestarsi".
Sono davvero amareggiata per il silenzio assordante delle Associazioni con un profilo nazionale e delle Istituzioni riguardo all'interruzione di un PUBBLICO SERVIZIO dell'ASP. Indifferenza che mi scoraggia ulteriormente riguardo alla reale portata delle battaglie che taluni dicono di portare avanti. So che non ci guadagno in popolarità ma lo ribadisco comunque: Continuare nella direzione delle maledizioni e della cura del proprio orticello non porterà risultati nella lotta al randagismo che vede come attore coprotagonista l'ASP!
P. S. Dovrebbero tornare operative settimana prossima (condizionale è d'obbligo).
Si parla, ovviamente dell'unita di cattura il cui servizio è stato sospeso.
Il PittuloBlog!
di Eugenio Forciniti!
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